OGGETTI MYSTERIOSI

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La pila di Baghdad I teschi di cristallo

OOPARTS - OGGETTI FUORI TEMPO

Il termine OOPARTS sta a significare praticamente "reperti al di fuori di ogni logica convenzionale collocazione, tale da mettere in crisi la visione delle cose che la scienza ritiene di aver ormai acquisito".

L' argomento in questione comprende diversi oggetti "impossibili", che sono stati trovati dove non avrebbero dovuto essere.

Il più famoso, forse, è il geode ritrovato nei pressi di olancha, in California, nelle montagne di Coso, il 13 febbraio 1961, da una spedizione geologica guidata da Mike Mikesell, Wallace A. Lane e Virginia Maxey.

Questo geode, stranamente senza cavità interne, caratteristica che distingue queste pietre, presenta invece al suo interno una sezione perfettamente circolare di un materiale durissimo.
Il geode sarebbe stato datato ad almeno 500.000 anni fa.


Il "geode di Coso" tagliato in due e visto esternamente


Il geode sezionato e visto internamente

Ulteriori osservazioni sulle fotografie e sulle radiografie del reperto rivelarono che l 'oggetto sezionato presentava una parte metallica esagonale, un isolante di materiale che poteva essere ceramica o porcellana con un filo metallico centrale: i principali componenti di "una candela d' accensione" di un moderno motore a scoppio.


La radiografia del geode di Coso in visione frontale e laterale

Gli ominidi viaggiavano in motocicletta?

Un altro reperto "impossibile" è quello citato da Charles Fort e ritrovato in seguito al brillamento di un massiccio conglomerato di roccia a Dorchester, Massachusetts, nel 1851. Tra i frammenti di roccia generati dall' esplosione, venne individuato un sottile reperto concavo di metallo, accanto al quale ve ne era una ltro del tutto simile. Si scoprì che i pezzi combaciavano perfettamente tra loro a formare un recipiente a campana alto 11,4 centimetri, largo 6,3 centimetri alla sommità e 16,5 centimetri alla base, l' oggetto era spesso 3 millimetri e composto principalmente d' argento.


Il vaso di Dorchester

Presso la sommità, dove apparentemente la maniglia si era spezzata, l' oggetto presentava un orifizio di circa 4 centimetri di diametro. Presentava raffinate decorazioni eseguite con un tipo di saldatura.
La roccia nella quale fu rinvenuto era un granito formatosi almeno un miliardo di anni fa.

Un altro reperto, di cui però si hanno pochissime notizie, è il "martello di London", rinvenuto in Texas.


Il martello di London

Questo oggetto fu rinvenuto in un blocco di arenaria datato 140 milioni di anni.

Un reperto, o meglio, "l 'ombra" di un reperto è però quello che più lascia stupefatto chi ne viene a conoscenza; si tratta di un' impronta fossile di calzatura dotata di tacco rinvenuta presso Antelope Springs, nello Utah.

Apparentemente, si nota una suola di scarpa, munita di tacco, con impressa la forma di un trilobite, piccolo crostaceo vissuto fra i 300 ed i 600 milioni di anni fa.


L' impronta di calzatura rinvenuta nello Utah. Si può notare il trilobite, di forma circolare, impresso nel tacco.

La suola è lunga 36 centimetri e larga 8, con la sporgenza del tacco ben visibile.
Chi calzava scarpe prima ancora che nascessero i dinosauri?

Ed ancora:

la lente ottica molata rinvenuta in una tomba ad Helwan, in Egitto, e custodita al British Museum.


La lente rinvenuta a Helwan

Altri reperti "impossibili":

Nel 1851, nel Massachusetts, un collezionista di minerali ruppe accidentalmente un blocco di quarzo della grandezza di un pugno. Il blocco rivelò al suo interno un chiodo di ferro lungo sette centimetri, leggermente corroso ma perfettamente diritto e con la testa perfettamente distinguibile.

A Bearcreek, nel Montana, nel 1926 venne trovato in una miniera di carbone un blocco del minerale nel quale era incastrato un dente umano, per la precisione un secondo molare inferiore, interamente fossilizzato, identico al dente di un uomo della nostra epoca. Secondo le stime dei geologi, il carbone della miniera si era formato intorno ai dieci milioni di anni fa.


Il dente ritrovato nel blocco di carbone

Un FRAMMENTO DI ACCIAIO identico alla punta di un trapano è stato trovato in Scozia, nel 1852, racchiuso in un blocco di carbon fossile. Il carbone della miniera risale ad almeno undici milioni di anni fa.

la FIBBIA DA CINTURA rinvenuta in Cina nei pressi della tomba del generale Chou Chu, della dinastia Chin, vissuto dal 265 al 316 d.C. Dall' analisi compiuta dall' istituto di fisica applicata dell' Accademia delle Scienze cinese e dal politecnico di Dunbai, si è appurato che il metallo della fibbia è una lega formata dal 5% di manganese, dal 10% di rame e dall' 85% di alluminio.

La scienza ufficiale però ci dice che l' alluminio sarebbe stato scoperto solo nel 1803 e si è riusciti a produrlo in forma sufficientemente pura solo nel 1854. Attualmente, il processo di estrazione dell' alluminio dalla bauxite è molto complesso ed implica l' uso di un forno di tipo "Reverbier", di una camera di rifrazione e di un generatore di corrente, oltre all' elettrolisi ed a temperature superiori ai 950°C.

Una RADIO A GALENA rinvenuta su uno scheletro umano e risalente a circa 2500 anni fa, scoperta in una caverna nella zona di Yianghe, nella provincia sud-orientale di Yiangxi in Cina, ad opera di una équipe di archeologi guidata dal prof. Han della Nanking University.
Il reperto è costituito da due auricolari collegati ad una scatola contenente delle lamine d' argento (forse funzionanti da trasduttori di frequenze) e un cristallo di colore viola (avente forse funzione di antenna .
Indossando gli auricolari, si udrebbe un suono che si ritiene essere un canto funebre inneggiante all 'oltretomba.

Nel 1869, presso il Miner's Saloon di Treasure City, nel Nevada, venne esposto un frammento di feldspato proveniente dalla locale miniera di Abbey. Nella roccia era incassato qualcosa che rassomigliava ad una comune vite lunga 5 centimetri, così perfettamente delineata nel solco elicoidale del filetto, che i molti che ebbero modo di osservarla asserirono che si trattava senza dubbio di una vera e propria vite di ferro, rimasta misteriosamente intrappolata nella pietra.

Una curiosa scoperta fu effettuata dalla signora S.W. Culp di Morrisonville, nell' Illinois, nel 1891.
La donna stava rompendo un grosso pezzo di carbone, prima di infilarlo nella stufa. Nel romperlo, rimase sorpresa poichè al suo interno scoprì una catenina d' oro della lunghezza di 25 cm., e quando cercò di prenderla tra le mani si accorse che era saldamente attaccata al pezzo di carbone, e dovette usare una certa forza per staccarla dal blocco. Al chè si accorse che era rimasta un' impronta nitida della catenella impressa nel carbone. Sottoposta ad un esame, la catenella risultò del peso di 12 grammi e costituita di oro a 8 carati.

Come si possono classificare tutti questi oggetti, testimonianze vere di un passato ancora da scoprire o banali frodi?
Potrebbero essere frutto di scherzi di alcuni burloni, anche se alcuni ritrovamenti sarebbero stati "impossibili" da architettare, come gli oggetti ritrovati all' interno di blocchi di pietra di milioni di anni fa. Proviamo allora a pensare se anche solo uno di questi oggetti non fosse opera di qualche buontempone: sconvolgerebbe tutto quello che finora sappiamo della storia dell' evoluzione umana.
Quindi, sarà opportuno non continuare ad ignorare tutto ciò che è stato e verrà trovato.


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